PARMA - Lecce (18-12-2011) : Resoconto più foto del Gruppo PDF Stampa E-mail
Martedì 10 Gennaio 2012 18:32

PARMA - Lecce (3-3)

 

Domenica 18 Dicembre, abbiamo affrontato il Lecce in casa, in quella che nella teoria sarebbe dovuta essere l’ultima partita di campionato prima della pausa natalizia.
Come consuetudine ci siamo ritrovati in sede per poi dirigerci al bar e qui aspettare il momento di entrare in Nord.
Una volta dentro, cominciamo a raggrupparci sulla scala centrale dopo aver attaccato le nostre bandiere e poco prima del fischio d’inizio esponiamo lo striscione “Ricordiamo chi non c’è più, chi continua a cantare da lassù”, un modo a nostro parere appropriato per mantenere viva la memoria di chi ci ha lasciato anni fa in questo stesso mese, per la cronaca il Tino, Emiliano (Desperados Empoli) e lo Zivo, dando molto al Gruppo, in termini di unità e fedeltà, e in generale tutti i ragazzi della Nord scomparsi.
Dopo il calcio d’inizio cominciamo immediatamente a cantare, sventolando le nostre bandiere ed aprendo alcuni due aste. La Nord oggi non è pienissima, siamo alle solite, partita non di una certa rilevanza e freddo è una combinazione che riesce a tenere le persone a casa dallo stadio, cosa che un vero tifoso del Parma non si dovrebbe permettere, dato che comunque si deve sostenere sempre la propria squadra.
Dal settore ospiti notiamo neanche una cinquantina di tesserati, il tenore di questa partita sugli spalti, complessivamente è grigio come il cielo che ci sovrasta.
Da parte nostra il calore non manca di certo, la scala risponde bene ai cori ed ai battimani cercando di coinvolgere anche chi ci sta attorno e non canta. Solita domanda, perché non cantate? Cosa vi tiene zitti? La voce e le mani ancora non ce li hanno vietati, per cui usiamoli più di prima, nello stadio si giocano due partite, una in campo ed una sulle gradinate, quest’ultima dev’essere la nostra festa, altrimenti cosa ci venite a fare in curva?
Il rigore messo a segno da Floccari fa esplodere il nostro entusiasmo, mani e bandiere al cielo lo confermano. Si conclude con questo risultato il primo tempo.
L’inizio del secondo è più combattuto da parte del Lecce mentre il Parma sembra non essere uscito dagli spogliatoi, tanto da far arrivare dopo poco il gol del pareggio, ma noi non ci perdiamo d’animo e continuiamo a far sentire il nostro calore alla squadra. Purtroppo però questo è il primo passo di un vortice che trascinerà il risultato in breve tempo, prima in un 1-2 e poi in un 1-3, a neanche la metà del secondo tempo. La rabbia della Nord esplode, in maniera anche troppo “becera” dato che si levano da più parti della curva insulti rivolti ai giocatori crociati (“Onoratela bastardi!”); la delusione e l’amarezza ci stanno, può esserci l’incazzatura per l’andamento della partita ma al massimo si offendono gli avversari, non i propri giocatori! Noi cerchiamo di mantenere un’unità di tifo, provando a supportare la squadra anche nel momento più buio, come è sempre stato; quest’operazione però ci risulta molto difficile in questi tempi, perché senza dispositivi d’amplificazione vocale (megafono, impianto audio) è dura gestire la Nord.
Coinvolti in questo clima incazzato e deluso anche noi chiediamo attributi alla squadra prima di tornare a cantare per il Parma.
L’orgoglio crociato non è però sopito, e sospinta dai cori della minoranza rumorosa arriva la rimonta fino al pareggio per 3 a 3, evitando che al danno arrivasse anche la beffa. A ridosso del 90’ minuto Galloppa chiude una partita che definire sudata sarebbe quasi un eufemismo e ci chiediamo una cosa, perché dev’essere così? Non abbiamo assistito ad un match combattuto, bensì traballante, troppo altalenante, l’entusiasmo dei giocatori si è dimostrato solo all’inizio ed alla fine della partita, solo lì abbiamo visto mangiare l’erba e sputare sangue. Lo ribadiamo, il nostro supporto non manca mai, per cui fuori le palle, sempre!
Cosa molto importante da segnalare verso fine della partita fa la comparsa nel settore ospiti una pezza con scritto “Lecce senza Tessera”, notiamo inoltre un battibecco con degli Stewart che volevano far rimuovere la pezza. Quindi fateci capire, non tesserati nel settore ospiti, la Tessera a cosa serve? Non esiste neanche una linea guida, perché se ripensiamo ai fatti di Parma-Cesena di un mese prima, il comportamento dei “controllori” e/o tutori dell’ordine fu diverso, tanto che 8 cesenati rischiarono addirittura il daspo e furono accompagnati fuori dallo stadio, mentre un altro gruppo non era nemmeno riuscito ad entrare.. Esiste una linea guida? No. I fatti ce lo confermano, in qualsiasi circostanza ed in qualsiasi serie, la Tessera è inutile e ha fallito.
Finita la partita facciamo ritorno al bar e successivamente in sede, appena contenti di un risultato che sinceramente speravamo migliore, ma sicuri di aver fatto il nostro dovere, quello di tifare e sostenere la squadra che amiamo.