Su le mani per il Parma! PDF Stampa E-mail
Martedì 06 Dicembre 2011 14:43

Puntuali come le polemiche sullo stadio, arrivano anche le polemiche sulla squadra, nei primi momenti di difficoltà.

  Nonostante le frasi e le parole, ufficiali o meno, che possono arrivare alle nostre orecchie, noi tifosi dovremmo aver capito qual è la nostra realtà e qual è il nostro obiettivo, cioè la salvezza. E la squadra, che crediamo abbia una rosa per potere raggiungere l’obiettivo minimo, seppur in maniera troppo discontinua e quasi mai convincente in trasferta, fino ad ora non si è comportata male, raccogliendo 16 punti e posizionandosi esattamente a metà classifica. La cosa che può infastidire è appunto questo atteggiamento a due facce, battere in maniera netta l’Udinese e buttar via la partita a Novara, squadra che dovevamo spingere verso il basso e staccare in classifica. Sia a Novara che domenica sera col Palermo in mezzo alla nebbia, i Crociati hanno avuto l’opportunità di allontanarsi dalla zona retrocessione e fare un balzo in avanti, arrivando addirittura a ridosso delle prime. Invece in entrambi i casi abbiamo steccato e così rimaniamo nel bel mezzo di una classifica cortissima, dove a volare o a cadere ci vuole un attimo. Quello che predichiamo noi, nei confronti della squadra, è sempre equilibrio comunque. Non ci si può esaltare dopo aver battuto l’Udinese e quasi contestare, perché un po’ di fischi sono arrivati, se non si vince col Palermo, gara nella quale comunque meritavamo.  Quando non si riesce a segnare la responsabilità se la prende subito il reparto offensivo, dove attualmente Colomba si ostina a far giocare Pellè che, oggettivamente, pur lottando non sta certo brillando. Nonostante questo noi, al massimo, ci sentiamo di criticare Colomba per le sue scelte, non il giocatore che, con tutti i limiti che può avere, non fa mai mancare impegno e grinta. Non dobbiamo dimenticarci che Pellè indossa la nostra maglia crociata e che in campo gioca per il Parma e noi abbiamo il dovere di sostenerlo ed aiutarlo anche nelle difficoltà, così come si è fatto con Crespo appena arrivato a Parma (dove quasi tutti lo fischiavano, l’avete dimenticato?). Equilibrio vuol dire anche sostenere la squadra, nel bene e nel male, e non solo fischiare quando le cose non vanno. Possiamo discutere e parlare di tifo quanto vogliamo, ma il “coro” più forte domenica son stati i fischi a Pellè-Colomba, quando la punta è stata sostituita. Se fischiassimo i giocatori avversari in questa maniera giocare al Tardini da ospiti sarebbe difficilissimo, invece ci troviamo che gli unici ad avere timori sono i nostri giocatori. Dai Curva Nord, torniamo a sostenere un attimo, se mancano gli stimoli, e ultimamente ce ne sono davvero molto pochi, vanno trovati anche dentro di noi, che siamo tifosi del Parma e orgogliosi dei nostri colori. Dovete farlo per la vostra e nostra squadra, vi dovrebbe venire spontaneo. Continuiamo ad essere “Parma-dipendenti”, se la squadra gioca ed attacca la curva canta, altrimenti a farlo sono veramente pochi. Sempre più netto è diventato il distacco fra chi tifa e chi guarda solamente la partita, anche se la cosa positiva è che i pochi che tifano aumentano e cantano sempre più forte, e molti giovani si avvicinano. Peccato che questo tifo in trasferta venga lasciato a casa.

CON IL PARMA NEL BENE E NEL MALE!

BOYS PARMA 1977