"Lettere al Direttore": i Boys scrivono alla Gazzetta di Parma. PDF Stampa E-mail
Lunedì 21 Novembre 2011 20:05

Di seguito pubblichiamo la lettera che abbiamo scritto e inviato in data 15/11/2011 alla Gazzetta di Parma, per la rubrica "Lettere al Direttore".

 

Nella lettera si chiede un confronto con direttore e/o capo redattore. Rimaniamo in attesa che venga pubblicata (anche se ormai in ritardo), nel frattempo diffondiamo.

 

 

Caro Direttore,

siamo i Boys Parma e scriviamo a Lei nella sua seguita rubrica per fare chiarezza su alcune cose, più precisamente su quanto accaduto domenica 6 novembre in occasione del match Lazio – Parma. Come riportato anche dal suo giornale, i Boys erano presenti alla conferenza stampa di presentazione dell’incontro il giorno 4 novembre durante la quale veniva illustrata la particolarità della giornata: entrambe le squadre avrebbero indossato magliette con i loghi delle Fondazioni Sandri e Bagnaresi, fondazioni a cui ambedue le tifoserie danno il loro sostegno sia materiale che morale. A qualunque giornalista di buon senso, cosa che evidentemente manca a chi non ha nemmeno il coraggio di firmarsi, questa sarebbe stata una più che sufficiente prova per giustificare la nostra presenza a Roma domenica, insieme a dei ragazzi della Curva Nord laziale. Prima al cimitero e poi, dopo essere passati per la sede della Fondazione Sandri, nei pressi dello stadio per consegnare al Centro Coordinamento Parma Clubs uno striscione di solidarietà da esporre nel settore ospiti dell’Olimpico, essendo noi impossibilitati a farlo per ovvi motivi. Invece il suo giornale, perché un articolo non firmato significa o vigliaccheria o idea condivisa dalla redazione tutta, partendo da un fatto di cronaca reale ha scelto di dare come sempre libero sfogo alla fantasia, aggiungendo al lunedì un patto non scritto per un agguato contro le Forze dell’Ordine nonostante “la rivalità in campo e sugli spalti”, che inspiegabilmente al martedì si tramuta addirittura in gemellaggio. Per noi e per chi ci conosce un gemellaggio è cosa sacra. Con i ragazzi della Curva Nord della Lazio esiste una vicinanza forte a causa delle disgrazie che hanno colpito le famiglie Sandri e Bagnaresi nella stessa giornata, all’andata e al ritorno, di quella maledetta stagione, ma non un gemellaggio. Scrivere quello che è stato scritto, ci permetta caro Direttore, non è degno di essere considerato giornalismo ma solo voglia di scoop a tutti i costi. Saremmo lieti di incontrarla di persona per spiegarle alcune cose riguardo al nostro gruppo che evidentemente non conosce, altrimenti siamo sicuri che non autorizzerebbe più la pubblicazione di sciocchezze come questa o come quella, per citarne una, relativa al presunto assalto all’autogrill di Ascoli durante l’anno della Serie B e poi rivelatosi una bufala cosmica, senza nessuna denuncia a carico di alcun membro del nostro Gruppo.

BOYS PARMA 1977