Solidarietà Ultras ....parte seconda PDF Stampa E-mail
Martedì 15 Novembre 2011 21:03

Riportiamo di seguito altri articoli trovati sul web, che testimoniano la solidarità dei ragazzi delle curve verso le popolazioni colpite dalle alluvioni. (Vedi anche l'articolo Solidarietà Ultras del 3 novembre 2011)

 

 

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FONTE www.lanazione.it

Gli ultrà dell'Empoli saltano la trasferta per aiutare l'Elba alluvionata

I tifosi azzurri a Marina di Campo

"Siamo impegnati in un'altra trasferta su un terreno decisamente più ostico e pesante"

Isola d'Elba, la spiaggia di Cavoli 'mangiata' dal fango
Isola d'Elba, la spiaggia di Cavoli 'mangiata' dal fango

Empoli, 13 novembre 2011 - Niente stadio oggi per i tifosi azzurri che hanno disertato la trasferta a Modena per andare a spalare fango all'isola d'Elba. Lo hanno deciso i gruppi dell'Empoli Rangers e Desperados, come rende noto il sito 'Pianeta Empoli'. ''Gli ultras empolesi saranno impegnati in un'altra trasferta - si legge - su un terreno decisamente più ostico e pesante ma per una causa decisamente importante: aiutare le popolazioni dell'Isola d'Elba colpite dalla recente alluvione''.


I  supporters dunque hanno saltato il match contro gli emiliani (complice anche la tessera del tifoso non gradita ai sostenitori azzurri), e sono partiti alla volta di Marina di Campo: ''I rappresentanti di Rangers e Desperados saranno protagonisti, assieme ad altri gruppi di volontari, per ripristinare i servizi primari per la cittadinanza e ripulire la splendida spiaggia dei Cavoli, meta turistica e fonte di guadagno per gli abitanti locali''.

 

 

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FONTE www.bergamosera.com

Alluvione in Liguria: la Curva raccoglie 12.500 euro

BERGAMO — La Curva chiama, Bergamo risponde. Nel giorno in cui la solidarietà ha cercato risposte nelle tasche di chi vuol bene all’Atalanta, i tifosi nerazzurri hanno dato ancora una volta dimostrazione di grande generosità e prima della sfida contro il Cagliari sono stati raccolti ben 12.500 euro.

Un gesto importante, un aiuto concreto ad un popolo in difficoltà che verrà fatto arrivare nei prossimi giorni ai bisognosi grazie anche all’aiuto e al coordinamento tra gli ultras nerazzurri e gli omologhi di Genoa e Sampdoria.

Ecco il testo completo del comunicato inviato dalla Curva Nord di Bergamo.

Ancora una volta il popolo atalantino ha risposto con grande generosità nei confronti di chi ha subito una catastrofe.

La colletta organizzata ieri dalla Curva Nord in tutti i settori dello stadio, prima della partita con il Cagliari, ha raccolto, infatti, 12.500 euro che saranno devoluti nei prossimi giorni all’aiuto delle popolazioni alluvionate di Genova e delle Cinque Terre. La destinazione precisa dei fondi sarà concordata a breve con le curve di Genoa e Sampdoria con cui la Nord ha preso contatti per coordinare al meglio questa iniziativa benefica.

Come nelle precedenti collette (in occasione dell’alluvione nelle nostre valli nel 2002, dello tsunami nel Sud-est asiatico e del terremoto a L’Aquila) verrà data immediata notizia della consegna dei fondi donati dagli atalantini. Per dare un ulteriore dettaglio riguardo alla colletta di ieri, sono stati raccolti € 6.200 in Curva Nord; € 994 in Curva Sud; € 3.259 in Tribuna Creberg, € 1.545 in Tribuna Centrale e € 233 nei Distinti Nord”.

Fabio Gennari

 

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Gli ultras hanno raccolto fondi per gli alluvionati

PRATO. E' stato un derby particolare perchè il cuore dei tifosi pratesi oltre a battere per la propria squadra, che ha lottato fino all'ultimo minuto con la Carrarese per conquistare un meritato pareggio, ha cercato di dare una mano alle popolazioni toscane e liguri colpite dall'alluvione. Infatti davanti al Bar Stadio era stata predisposta una scatola dove gli spettatori che andavano a prendere il biglietto potevano dare un proprio contributo per poter acquistare materiale che verrà inviato nelle zone colpite. «Una bella iniziativa che mette in risalto il grande cuore dei tifosi pratesi - spiega Matteo Grazzini, assessore allo sport del Comune di Prato che indossava per l'occasione una maglia genoana - ho messo in contatto i tifosi con il responsabile della Protezione civile di Prato, Brachi, così in uno dei viaggi verso Aulla potranno far arrivare anche il loro aiuto e poichè ci sarà una rappresentanza di tifosi potranno dare mano anche direttamente». Oltre alle donazioni volontarie sono stati messi in vendita i k-way con la scritta Wild Kaos e verrano acquistati, con il ricavato, plaid o coperte. Questa iniziativa conferma che la città è sempre più unita alla propria squadra e la conferma dell'iniziativa "Educazione Sportiva nelle scuole" dove i giocatori e i tecnici biancazzurri incontrano gli alunni delle scuole (in questo caso l'Istituto Comprensivo Marco Polo) per spiegare i valori dello sport e soprattutto per far comprendere che attraverso lo sport si possono raggiungere grandi obiettivi ; la dimostrazione che il calcio può essere davvero mezzo per scoprire la propria identità e allo stesso tempo modo per aiutare gli altri. E' bello vedere uno stadio con tanti bambini perchè anche i giocatori e i tifosi sanno che il loro modo di comportarsi può essere positivo o negativo per i ragazzi e questo è senz'altro uno stimolo a fare azioni positive. Vedere genitori e bambini insieme è forse il più grande risultato di questa campagna che verrà confermata tutte le volte che il Prato giocherà in casa. Il venerdi precedente la squadra pratese sarà in una scuola per parlare e ascoltare i piccoli sportivi che un domani potrebbero essere i giocatori del futuro Prato o i tifosi della squadra del cuore. Solidarietà e sport devono andare sempre a braccetto soprattutto per esaltare lo spirito civico della città. V.T.

7 novembre 2011

 

 

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FONTE Blog.panorama

Il bello del calcio: tifosi uniti per soliderietà agli alluvionati liguri e toscani

 

Un immagine di Vernazza dopo l'alluvione (La Presse)

Un immagine di Vernazza dopo l'alluvione (La Presse)

Dopo l’alluvione che ha colpito il Levante ligure e parte della Toscana una bella storia di solidarietà ha coinvolto le tifoserie di Sampdoria, Genoa, Fiorentina, Parma e Spezia. Divise dalla fede calcistica ma unite dalla voglia di aiutare le popolazioni colpite dal dramma che la scorsa settimana ha messo in ginocchio diversi paesi del Levante ligure e della Lunigiana.

I tifosi del Genoa già domenica scorsa hanno preferito recarsi nelle zone colpite dall’alluvione piuttosto che seguire la squadra impegnata a Firenze. I sostenitori della Gradinata Nord hanno aiutato i volontari impegnati nella zona di Monterosso e già nel prossimo impegno con l’Inter il club presieduto da Enrico Preziosi devolverà l’incasso a favore delle comunità flagellate dal maltempo. Fuori dallo stadio verranno inoltre raccolti generi alimentari di prima necessità, dall’acqua allo zucchero passando per pasta, sale, olio, latte a lunga conservazione, pelati, carne in scatola e alimenti a lunga e media scadenza. La stessa raccolta è stata fatta dallo zoccolo duro del tifo blucerchiato, gli Ultras Tito Cucchiaroni, che in occasione del match interno contro il Crotone di martedì scorso hanno raccolto qualcosa come 3000 chili di generi alimentari che sono stati consegnati alla Protezione civile di Santo Stefano Magra. Stesse iniziative anche per i supporter del Parma che hanno organizzato una raccolta fondi coordinata tra il Centro Coordinamento Parma  Club, il circolo Aquila Longhi, il Lions Club Bardi Val Ceno e i  Boys Parma 1977.

Volontari al lavoro dopo l'alluvione nel Levante ligure (La Presse)

Volontari al lavoro dopo l'alluvione nel Levante ligure (La Presse)

In prima fila anche i tifosi della Fiorentina che, non potendo seguire la squadra viola in trasferta per la tessera del tifoso, hanno scelto di utilizzare i soldi per aiutare i cittadini di Aulla. Una settantina quelli partiti dal capoluogo toscano per spalare fango dai magazzini e dagli scantinati della cittadina. Una risposta unica per chi condanna il movimento ultras come male assoluto del calcio e anche per quelle eccezioni che riescono a distinguersi in peggio anche in queste situazioni. L’esempio è quello della partita di Lega Pro tra Piacenza e Carrarese con i cori di scherno verso gli alluvionati. Un gesto che si commenta da solo è che è stato censurato anche dalla Lega Pro per voce di Mario Macalli: “La Lega Pro condanna con fermezza i cori, nel corso di Piacenza - Carrarese , sulla tragedia dell’alluvione che ha colpito intere famiglie. È giusto fare una distinzione tra chi ha intonato cori stupidi e il pubblico che ha manifestato solidarietà con chi ha vissuto e vive un dramma. Fortunatamente esistono forme di collaborazione tangibili tra club e tifosi che non saranno mai offuscate dai cori vergognosi. Esempi positivi sono stati dati dai sostenitori di Spezia e Carrarese che hanno offerto aiuto alle famiglie in difficolta’. Per fortuna il calcio è anche questo e con i club di Lega Pro la solidarieta’ scende sempre in campo”.

 

 

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FONTE www.ilsecoloxix.it

Alluvione, a scavare anche gli ultras del Genoa

 

Genova - In corteo hanno marciato da piazza Alimonda, dove è la sede del club, fino a via Fereggiano. Vanghe in spalla e immancabile sciarpa rossoblù al collo, gli ultras del Genoa si sono uniti stamane agli “angeli del fango” che da venerdì lavorano a Marassi. «Quando siamo arrivati, anzichè guardarci con diffidenza e ostilità, come spesso accade, la gente ci è corsa incontro abbracciandoci», racconta con orgoglio, Fabrizio Fileni, uno dei tifosi che hanno organizzato il raduno.

Hanno risposto in 300 all’appello lanciato dai capitifoseria su Facebook, via sms. Hanno anche aperto una sottoscrizione. In verità, i fondi sarebbero stati destinati alle popolazioni colpite dal maltempo nello spezzino dove gli ultrà erano accorsi a dare una mano. Venerdì, la loro città è stata duramente ferita: loro sono corsi in strada e i soldi andranno un po’ qui, un po’ lì. «Ma li daremo direttamente alla gente del posto - dice Fileni -, a quelli che abbiamo conosciuto e aiutato, sicuri che li useranno bene».

«Noi siamo gente di strada, tanti di noi sono impegnati in atti di solidarietà, atti fatti con il cuore - sottolinea Fabrizio -, anche se la nostra immagine è un pò diversa, purtroppo. Certo, tra noi possono esserci anche quelli che si fanno prendere la mano. Il problema è che bisognerebbe sedersi intorno ad un tavolo e discutere, via la tessera del tifoso che non serve a niente, basta con tutte queste manfrine che servono solo al circo dei mass media e alle autorita»`. Braccia e cuore sono nell’epicentro della tragedia, tra i volontari, ma il pensiero degli ultra´ vola spesso al Genoa, al campo e alla piazza. «Sa, vorrei lanciare un messaggio da qui al ministro Maroni - aggiunge il capo ultrà -: dirgli che la repressione è inutile. Se si cercasse di ragionare insieme, senza muri contro muri, una soluzione si troverebbe».

 

 

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FONTE www.lapadovabene.it

 

DA “MOSTRI DEGLI STADI” AD “ANGELI DEL FANGO”…

Le alluvioni d’autunno stanno diventando una triste abitudine nel “bel” paese (di merda). L’anno scorso è toccato al Veneto, quest’anno a Liguria, Toscana e Cinque Terre. Anni di cementificazione selvaggia hanno pesantemente minato il territorio, e l’incuria di questi ultimi tempi ha fatto il resto… Tutti da queste parti hanno ancora ben presenti le immagini di Casalserugo e Bovolenta sott’acqua, e le grandi promesse fatte dai politicanti e dagli amministratori locali, eppure… Eppure non è cambiato assolutamente un cazzo, i residenti continuano a pagare la loro bella tassa annua destinata al Consorzio di bonifica del Bacchiglione come l’hanno del resto pagata per anni, ma gli argini sono ancora nello stesso identico stato di abbandono… Posso immaginare che nelle terre sconvolte dall’alluvione di questi giorni la situazione sia simile: vi sembrano preoccupati i nostri politici? Io da giorni sento parlare in TV di Berlusconi che deve fare un passo indietro o laterale (non lo sanno bene nemmeno loro), di governo tecnico e di cazzate simili; ma nessuno che si sia preoccupato di spendere una parola per gli alluvionati genovesi e toscani! Ed è difficile dargli torto: in fin dei conti loro hanno uno stipendio di ventimila euro al mese, una pensione di diecimila che percepiscono dopo cinque anni di legislatura, auto blu con autista pagati dagli elettori, yacht a Porto Cervo… Come potete pensare che gli importi qualcosa di chi ha perso tutto in questi giorni? Loro non sanno e non possono sapere cosa è la fame, quando hanno la pancia piena… E forse i primi colpevoli sono quelli che li hanno votati e che continueranno a votarli, destra o sinistra non cambia nulla!
L’aiuto più tangibile tuttavia per le popolazioni alluvionate è arrivato proprio da chi non ci si aspetterebbe: gli Ultras. Ovvero quei ragazzacci che frequentano lo stadio e che con la loro presenza ammorbano e rovinano l’evento sportivo a tutti quei tifosi “per bene”. Quelli per i quali è stata ideata la Tessera del Tifoso. Quelli che hanno tirato il motorino dal terzo anello di San Siro… Eh si, per l’opinione pubblica gli ultras sono questi, quelli che tirano il motorino dal terzo anello di San Siro, ed i vari pennivendoli che ne parlano non hanno mai fatto nulla per far cambiare loro idea. Del resto non ne hanno l’interesse…
Dicevamo degli ultras che sono andati a spalare fango nelle località alluvionate: la cosa a me personalmente non stupisce. Di tutte le realtà giovanili, i ragazzi delle curve sono quelli che hanno maggiormente radicato l’amore per la propria terra, l’attaccamento alla propria città, la vicinanza con la propria gente. Inoltre difficilmente in curva troverete i “figli di papà”, o i rampolli dell’alta borghesia che vivono una vita talmente agiata da non rendersi nemmeno conto di ciò che gli passa sotto il naso: la maggior parte dei ragazzi di stadio vive la realtà della strada, del proprio quartiere, della propria città; e di conseguenza sono più propensi a capire il dramma di chi, in queste situazioni, ha perso tutto…
I primi a lanciare l’iniziativa sono stati i ragazzi del Parterre della Curva Fiesole di Firenze, partiti alla volta della Lunigiana con un pullman a spalare fango da cantine e magazzini. Subito a ruota è toccato ai genoani, partiti alla volta delle Cinque Terre, a spalare fango fianco a fianco con gli spezzini, mentre i doriani organizzavano una raccolta di alimenti ed attrezzature per venire incontro alle esigenze della popolazione. Tutto questo fino a quando, ad essere travolta dall’alluvione, non è stata proprio Genova: sei morti e 120 persone evacuate. Danni non ancora stimati…
A questo punto la mobilitazione nelle curve è diventata generale: gli Ultras Tito della Sampdoria, che avevano presenziato a tutte le trasferte anche in mancanza della tessera del tifoso ed a costo di rinunciare ad entrare allo stadio, questa volta hanno rinunciato alla trasferta di Brescia spiegando attraverso un comunicato (Clicca qui) come il lutto cittadino avrebbe dovuto riguardare anche il mondo del calcio, e mettendosi di buona lena a lavorare per gli sfollati della loro città. Idem i ragazzi della Gradinata Nord del Genoa. A Bergamo, gli ultras dell’Atalanta hanno promosso una raccolta di fondi, riuscendo a tirare su ben 12.500 euro per le popolazioni alluvionate. A Prato in occasione del derby con la Carrarese, gli Ultras hanno posizionato una cassetta per la raccolta dei fondi davanti al bar stadio, luogo che funge anche da prevendita per i biglietti, di modo che tutti coloro che andassero ad acquistare un biglietto potessero fare anche l’offerta. Non solo, ma il gruppo Wild Kaos ha utilizzato i proventi per la vendita dei propri k-way per l’acquisto di coperte, cibo e prodotti di prima necessità per gli sfollati. Sono inoltre numerose le curve italiane in cui sono stati esposti striscioni di solidarietà per le popolazioni colpite dall’alluvione. Cito quelle che ho trovato in rete, e delle quali pubblico qui di seguito le foto dei rispettivi striscioni, e mi scuso con tutte quelle di cui non sono a conoscenza: Bari, Brescia, Padova, Cavese, Udinese, Ancona, Cosenza, Siracusa e Basket Avellino.
Proprio loro, gli ultras. Da “mostri degli stadi” ad “angeli del fango”. Come è strana la vita…



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FONTE www.cittadellaspezia.com

Alluvione/Tifosi spezzini solidali organizzano raccolta per il figlio di Sandro Usai


La Spezia. Nuova iniziativa di supporto da parte dei tifosi spezzini solidali che domenica prossima allo Stadio "Picco", in occasione della partita di calcio tra lo Spezia ed il Prato, effettueranno una raccolta fondi in tutti i settori dello stadio il cui ricavato sarà integralmente devoluto in favore del figlio di Sandro Usai, volotario-eroe, scomparso nella tragica alluvione dopo aver salvato svariati conpaesani, con una generosità meravigliosa ed un amore verso il prossimo che merita il riconoscimento delle più grandi onorificienze al valore civile.
"Invitiamo tutti gli sportivi a contribuire con la grande generosità da sempre manifestata. - spiega una nota degli organizzatori. Ribadiamo, inoltre, il nostro impegno a contribuire direttamente all'aiuto alla popolazione spezzina colpita dall'alluvione, con la presenza fisica fattiva sui luoghi interessati; chiunque necessiti del nostro intervento è pregato di contattarci".
Continua la raccolta di vestiario e cibarie a lunga scadenza presso i nostri punti di raccolta; sia l'Area Verde di Melara che presso le sedi dei vari gruppi e club della Curva che della Gradinata.

 

 

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FONTE www.oknovara.it

Tifosi del Novara promuovono raccolta fondi per la Liguria

NOVARA, 13 NOV – Sette gruppi ultras del Novara calcio, Novarasta, Gruppo storico, Sezione, Uni1908, Zoo, Vecchia Guardia e Vecchio stampo, hanno promosso una raccolta fondi per gli alluvionati della Liguria.
Le offerte possono essere lasciate nelle urne collocate nei bar di Novara. Il locale capofila è il Bar Scooby, in piazza Donatello.
Un gazebo è allestito oggi, domenica 13 novembre, nel centro di Novara. Il ricavato raccolto sarà consegnato agli alluvionati della Liguria nel corso della partita di calcio di serie A Genoa-Novara del 20 novembre.