Al futuro Ministro dell'Interno: No alla Tessera del Tifoso! PDF Stampa E-mail
Martedì 15 Novembre 2011 01:22

Non è un momento facile per il nostro paese, siamo nel bel mezzo di una grave crisi economica dove soprattutto l’Italia sembra avere, dopo la Grecia, le maggiori difficoltà, e la parola che più viene utilizzata è “austerità”. Non c’è da stare allegri dunque e ci sono tutti i presupposti per preoccuparsi. La famiglia, il lavoro, l’arrivare a fine mese: tutte cose più importanti del calcio, di una partita di pallone, questo indubbiamente. Ma mentre scriviamo queste righe noi lo facciamo nei panni di Ultras, di Boys Parma 1977, e nei nostri spazi è giusto parlare delle questioni che ci riguardano, in ogni caso, per portare avanti le nostre idee e la nostra storia. Perché dunque questa introduzione che poco centra col tifo e col Parma Calcio? Perché in realtà questa crisi ha portato un cambiamento che potrebbe interessarci, almeno, forse. Mentre dall’inizio di quest’estate cercavamo di capire come funzionassero le cose senza Tessera del Tifoso, quando, dove e come avremmo potuto seguire la nostra squadra in trasferta, da più parti ci veniva risposto, in maniera non ufficiale diciamo, che si trattava di una questione politica, di una cosa voluta fortemente dall’alto. Voci di corridoio parlavano addirittura del Ministro dell’Interno Maroni in prima persona, che, non volendo far vedere suoi passi indietro, si è impuntato per portare avanti un progetto fallimentare, accanendosi con una vera e propria rappresaglia nei confronti di chi, per libera scelta, non ha voluto sottoscrivere l’inutile card. Come dicevamo, causa crisi, la settimana scorsa si è dimesso il Premier Silvio Berlusconi, sul quale potremo aprire una parentesi parlando di Mediaset Premium che con lo svuotamento degli stadi ci ha solo che guadagnato, e pochi giorni fa è stato conferito a Mario Monti il compito di formare un nuovo governo. Nuovo governo, nuovi ministri, nuovo Ministro dell’Interno, dunque. Sperando che il nome non rimanga invariato e non coincida con quelle cose che tanto ci stanno facendo girare, ci chiediamo se potrà cambiare qualcosa, se almeno quello spiraglio che si intravedeva nel “protocollo d’intesa”, cioè i settori ospiti per non tesserati, possa permettere finalmente a migliaia di liberi cittadini italiani di seguire la propria squadra in trasferta. Non vogliamo illuderci, siamo in Italia, nessuno o quasi si prende la responsabilità di tornare indietro, molto più facile passare la patata bollente, lasciare discrezione e potere alle Questure magari però senza quell’accanimento che abbiamo visto in questi primi mesi di campionato. C’è anche da dire che questa crisi e questo imminente cambio di governo, che dovrebbe essere comunque un governo a tempo, dovrebbero portare presto a elezioni anticipate e prima ad una campagna elettorale, dove anche noi Ultras vogliamo e dobbiamo giocare le nostre carte. Anche se ci sentiamo “cittadini di Serie B” in quanto unici a subire “Leggi Speciali” e mille divieti, abbiamo ancora diritto di voto e sicuramente non voteremo e inviteremo con tutti i nostri mezzi a non votare chi sostiene la Tessera del Tifoso e tutte quelle norme che sono riuscite a rovinare quella seconda casa che amavamo tanto, dove ora stanno in tutti modi, diretti e non, cercando di cacciarci. Perché se è vero che ci sono problemi più seri che la Tessera del Tifoso è vero anche che i problemi seri dell’Italia non sono certo gli Ultras. Se è vero che le Forze dell’Ordine hanno pochi uomini e mezzi così come dicono, utilizzare queste poche risorse per dare la caccia e mandar fuori da stadi e città chi vuole solamente seguire e tifare la propria squadra è uno spreco bello e buono. Fra tutti questi interrogativi, mentre c’era chi faceva solamente giochi di potere, gli Ultras di diverse tifoserie si sono infilati gli stivali e se ne sono andati a spalare fango per dare una mano agli alluvionati, ma questo non fa notizia, meglio pensare solo ai fatti di cronaca, anche se fondati sul nulla. Meglio lo scoop che la notizia, meglio distrarre che informare. Meglio non pensarci troppo forse, che di pensieri ne abbiamo abbastanza. Torniamo per una attimo alle nostre cose, a domenica, al Parma che scende in campo per affrontare la lanciatissima Udinese di Guidolin, partita che dobbiamo cercare di vincere, che dobbiamo volere vincere. Forza Crociati, fateci godere, svegliate l’entusiasmo anche della gente più assopita e tifando, forse, torneremo a provare le sensazioni di qualche anno fa: almeno fino a quando non guarderemo un desolato e vuoto settore ospiti…

NO ALLA TESSERA DEL TIFOSO!

BOYS PARMA 1977