COMUNICATO: Giudicate Voi a chi siamo in mano. La risposta dei Boys all'Onorevole Rainieri PDF Stampa E-mail
Mercoledì 02 Novembre 2011 22:07

Ancora una volta restiamo esterrefatti di fronte alla faccia tosta di certi politici, specialmente nostrani, che in tempi così grami per la classe politica come questi, cercano lo stesso di barcamenarsi in argomenti di cui non hanno nessuna conoscenza, invece che tacere e farsi un bell’esame di coscienza.
E constatiamo ancora una volta come si voglia mettere fumo negli occhi dei cittadini normali, cercando di utilizzare i  mezzi di comunicazione per scopi meramente personali.

 

 

 

 

 

L’ultimo in ordine di tempo il leghista della nostra città Fabio Rainieri che, dopo essersi picchiato giovedì in aula parlamentare con un suo collega di un partito avverso, si è sentito “in dovere” di rispondere ad un nostro striscione polemico mostrato domenica nella partita con il Cesena.
Veniamo prima al nostro striscione di domenica: PER NOI DECIDETE LEGGI E RESTRIZIONI, POI IN AULA PUGNI E SPINTONI: SI ALLA TESSERA DEL PARLAMENTARE.
Un messaggio rivolto all’attuale classe politica italiana, travolta da numerosi scandali e comportamenti antimorali a danno di tutti i cittadini, ma la cui unica medicina sembra essere l’accanimento contro i tifosi di calcio, gli ultras, gente socialmente più debole, mostrandoli come il male della nostra società.
Gli unici, per essere chiari, che non piegano il capo e cercano di reagire, con la protesta, con l’informazione, con gli striscioni per denunciare questa situazione, e che quindi sono da allontanare “visivamente” dallo stadio.
In un modo bieco ed infame poi, senza dire niente a nessuno in perfetto stile-regime, senza comunicati e notizie stampa, ma semplicemente mettendo una postilla al loro disegno di legge che informava come nessuna tifoseria ospite non tesserata possa oggi accedere allo stadio, anche in presenza di un settore ospiti ad hoc.
E voluto lo scorso anno dallo stesso Osservatorio.
Rispetto all’anno scorso, per noi, è cambiato il mondo: in una nota più simile, come grandezza, alle clausole di quando si vuole vendere un’enciclopedia ad uno sprovveduto, è stato apposto un comma al disegno di legge precedente, in cui si esplicita che senza tessera del tifoso TUTTE le trasferte sono VIETATE.
Bene, torniamo all’on. Rainieri, che a Tv Parma (LINK intervista, da www.gazzettadiparma.it) ha trovato il coraggio di rispondere al nostro striscione, definendo, con una certa vena polemica, gli stessi parlamentari trattati “peggio dei terroristi”, alludendo al fatto che i parlamentari una tessera l’abbiano già.
“Tessera? Ma a quale tessere allude?”, ci siamo chiesti.
Peccato si sia dimenticato di aggiungere che l’unica tessera nelle sue tasche sia quella del partito, e che non gli vieta proprio nulla, anzi assegna all’intestatario numerosi vantaggi di ogni sorta, nonostante in realtà debba essere un preciso impegno  con il cittadino che l’ha votato.
Si è dimenticato di dire che se avesse davvero avuto la “tessera del parlamentare” imposta come la tessera del tifoso, lui, nel Parlamento Italiano, non avrebbe potuto mettere più piede.
Come ha deciso il ministro Maroni per tutti coloro che hanno compiuto reati da stadio, anche se non condannati in via definitiva (quindi ancora in attesa di una sentenza).
E poi, caro sig. Rainieri, sembra una vera presa in giro mettere sullo stesso piano una rissa nel luogo più sacro del nostro Stato, il Parlamento, con una partita di calcio, ennesimo tentativo della nostra classe dirigente di voler relegare la politica ad un’attività da bar, in cui tutto può essere lecito, o quantomeno non così grave.
Si lamenta addirittura della “repressione” attuata su di lui da queste forme di controllo, dicendo come i parlamentari vengono trattati “peggio dei terroristi”.
Quindi, alla fine, viste le scene dell’altro giorno in Parlamento, converrà con noi che tutti quei controlli non servano a niente.
E difatti ci vede come colleghi quando ci chiama “loro” (saremmo noi ultras…), che rispetto ai parlamentari “non avremmo ancora le impronte digitali” (non si capisce nemmeno cosa voglia dire, quelle le abbiamo fin dalla nascita e alla visita militare ce le hanno pure schedate…).
E si lamenta addirittura dei dieci giorni  per una precedente “discussione animata”.
Quindi, caro onorevole, è pure recidivo!
Con la tessera che lei e i suoi capi ci vogliono obbligare ad avere allo stadio, lei non avrebbe più messo piede in Parlamento già dalla “precedente discussione animata”. E come Rainieri lo stesso Ministro Maroni, pregiudicato, condannato in via definitiva per “resistenza a pubblico ufficiale” (reato da…ultras!), e molti altri politici nostrani.
Infine lo stesso Rainieri non si lascia scappare l’occasione di spendersi anche in difesa delle leggi varate dal suo capo Maroni, citando ricordi confusi sul fatto che l’anno passato la tdt abbia prodotto “il primo anno dove non si sono registrati incidenti”, ma dimostra clamorosamente di non conoscere minimamente l’argomento trattato (di scontri ce ne sono stati parecchi pure lo scorso anno, basti citare soltanto Salernitana-Verona e Napoli-Brescia). L’unico effetto evidente della Tessera è stato il crollo degli spettatori e conseguente svuotamento degli stadi, cose sotto gli occhi di tutti.
E sia chiaro che non ne facciamo una questione di schieramento politico quando condanniamo questa situazione, negli anni le misure repressive e spesso anticostituzionali sono arrivate da ogni schieramento, e l’anno prossimo, anno delle elezioni, ogni politico dovrà fare i conti con gli elettori e con quello che ha fatto in questi anni.
Quanto successo negli ultimi giorni non finisce qui, in quanto l’Osservatorio è stato protagonista di una figura veramente misera, riuscendo a contraddirsi ancora una volta, come se fosse una cosa normale.
Succede infatti ad inizio luglio che l’Osservatorio promuova addirittura un premio, un “attestato di certificazione di qualità per la correttezza delle tifoserie e per l’attività dei club di Lega Pro per garantire la sicurezza allo stadio”, praticamente una mossa politica per dimostrare all’opinione pubblica come le tifoserie tesserate fossero le più corrette e come la tdt fosse stata decisiva in questo (tralasciando i disordini causati dai “tesserati” veronesi a Salerno).
Tra le quattro società e tifoserie premiate, Nocerina e Verona (guarda il LINK direttamente sul sito dell'Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive)
Succede poi un paio di settimane fa che la serie B metta di fronte Verona e Nocerina al Bentegodi, e ne seguano violenti scontri tra tifoserie che portano all’arresto di dodici persone, quattro veronesi ed otto nocerini, e alla denuncia di altre due.
E succede anche che l’Osservatorio, che solo tre mesi prima aveva premiato le due squadre “per la correttezza e l’impegno per garantire la sicurezza”, esca con un comunicato che attacca le due stesse società: “Hellas Verona e Nocerina osservate speciali del Casms, il Comitato di analisi per la sicurezza delle manifestazioni sportive.
Le due tifoserie, nota il Comitato, "non hanno implementato a sufficienza le attività di dialogo e promozione della legalità con i propri tifosi fidelizzati, così come previsto dal protocollo d'intesa voluto dal ministro Maroni al termine dello scorso campionato".
A giustificazione di questo aggiunge che “i sostenitori delle due squadre, sono state protagoniste sin dall'inizio del campionato di episodi di illegalità che sono sfociate in vere e proprie criticità per l'ordine pubblico.”
Ma come, ma la tdt non doveva essere la panacea di ogni male?
Si premiano due tifoserie “tesserate” per la correttezza, e solo tre mesi dopo le stesse due  tifoserie vengono accusate di compiere ripetuti gesti di illegalità, con conseguente criticità dell’ordine pubblico?

 

 

Giudicate voi a chi siamo in mano.

BOYS PARMA 1977