La soluzione di Maroni: più daspo per tutti! PDF Stampa E-mail
Lunedì 31 Ottobre 2011 11:03

L'ennesimo episodio di guerriglia urbana, stavolta in quel di Roma, ha fatto molto parlare di se.
I moralisti spezzano l'atomo, cercano di individuare il capro espiatorio, il vero colpevole, quella bruttissima persona che si incappuccia e ti terrorizza. I salotti televisivi si riempiono di professionisti di ogni materia: chi esperto in demagogia, chi in populismo, chi nel deviare l'attenzione delle masse.

Tutti impegnati a dar la colpa a qualcuno di non ben definito, al “Bin Laden” della situazione, giusto per far sentire un pelo meglio l' italiano medio. E figuriamoci se gli Ultras non ci finiscono in mezzo…
“E' andata bene così, perchè non c'è scappato il morto”. Questa frase ci ha fatto saltare sulla sedia.
Sapete chi l'ha pronunciata? Il nostro caro Ministro dell'Interno Maroni. Da wikipedia, si legge sotto la definizione di Ministero dell'Interno: “[…]tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica e coordinamento delle forze di Polizia”. Ebbene secondo il Ministro dell'Interno, è andato tutto molto bene perchè si è riusciti ad evitare il morto. Con la disponibilità di migliaia unità di Polizia, è successo quello che tutti abbiamo visto: è evidente che mancava un'organizzazione coesa ed efficace, che poi ha fatto degenerare il corteo. Che ci voglia ben poco a scaldare gli animi di tutti in determinati contesti è risaputo; tuttavia ciò che mancava è stata la vera organizzazione delle Forze dell'Ordine, le quali da sole non possono prendere iniziative. A questo, va aggiunto tutto quello che è successo nei mesi precedenti, durante le proteste per la Tav, per la riforma Gelmini , e gli episodi  della partita Italia–Serbia. Fa sorridere quest'ultimo episodio, poiché il Ministro avrebbe dichiarato di non aver potuto prevedere il numero di Serbi in movimento per quella partita, giustificandosi in questo modo per aver mandato allo sbaraglio quei pochi poliziotti che erano stati messi a disposizione. Se non si è in grado di far fronte a un singolo evento, come si può pretendere di stilare un piano adeguato per reprimere la violenza negli stadi in un intero Stato? Con la Tessera del Tifoso il nostro Roberto non ha fatto altro che scaricare tutto sulle varie questure, per il primo anno, obbligandole a inventarsi un modo per gestire i tifosi non tesserati; successivamente, ha provveduto a vietare direttamente gli spostamenti ai tifosi. Proprio lui, che oltre ad aver morso un poliziotto, fu inquisito per aver organizzato le camicie verdi, che furono definite come una minaccia per l'unità dello Stato italiano. Inutile dire che poi la legge fu modificata ad hoc per la sua assoluzione...
Lungi da noi voler far politica, non ne abbiamo mai fatta, e non è nostra intenzione giudicare i fatti di Roma, ma in fin dei conti chi decide sulle nostre libertà sono i politici, e almeno giudicare il loro operato ancora possiamo farlo.
Bisognerebbe pertanto che si facesse un analisi più critica di quello che sta succedendo, e non lasciarsi ingannare da chi vuole deviare l'opinione pubblica dall'amara realtà! Il vero colpevole è chi non si rivela all'altezza del proprio compito e che con presunzione pretende di avere ragione. La conseguenza è che prima o poi si raccoglie quel che si semina...
“Leggi Speciali: oggi per gli Ultras domani in tutta la Città” scrivevamo in uno striscione 10 anni fa, insieme a molte curve italiane: siamo nel 2011 e ora si pensa a Daspo per i manifestanti e altre norme che noi stiamo subendo già da tempo nell’assoluta indifferenza di tutti, anche di quei politici che invece per la “piazza” si scagliano e si scandalizzano per queste norme. Per lo stadio invece vanno bene, visto che tutti le avete votate? Tutti, all’unanimità. Per fortuna per noi o purtroppo per voi, ci è rimasto il diritto di voto, e non ci scorderemo certo di chi ci ha toccato le libertà.
Un po’ ci dispiace aver avuto ragione, averci visto lungo, preferivamo di gran lunga essere ascoltati allora.

BOYS PARMA 1977

 

Chievo - PARMA 2001/02