Ancona Calcio: "Basta divieti per i tifosi" (Fonte sportpeople.net) PDF Stampa E-mail
Mercoledì 14 Settembre 2011 21:16

L’Ancona dice basta. Passi la trasferta di Civitanova, ma se contro la Samb, domenica prossima al Del Conero, verrà confermato il divieto d’accesso ai tifosi ospiti, allora la società valuterà iniziative per tutelarsi.

 

“Sono preoccupato - ammette il presidente Andrea Marinelli -. In questo girone c’è una miriade di stadi che non sono a norma. Purtroppo non esiste un regolamento in serie D che obblighi le società ad avere settori ospiti come si deve. Mettiamoci poi qualche scaramuccia tra tifosi ed ecco che per noi si profila un’altra annata di penalizzazioni. Non so a quante trasferte potranno partecipare i nostri”. Ma l’elemento che più indispettisce il numero uno biancorosso è la restrizione che colpirà i supporter della Samb, costretti a rinunciare al derby con l’Ancona. “Subiremo un grosso danno economico: qualcuno deve rendersi conto che nel dilettantismo si sopravvive anche grazie agli incassi. Mi va bene che le trasferte vengano vietate quando non c’è un settore ospiti adeguato. Ma noi abbiamo uno stadio che ha conosciuto la A: far restare a casa i tifosi della Samb significa adottare una misura punitiva, non preventiva. E si tratta di una grave disparità di trattamento rispetto ad altre società di categoria superiore. Se il principio è questo, allora dovrebbero far giocare a porte chiuse molti derby di A e B. Se certe misure verranno confermate, valuteremo coi legali qualche soluzione per farci sentire”.

Marinelli si schiera dalla parte dei tifosi, anche se nell’ultima settimana è successo il pandemonio. La Nord contesta il patron biancorosso e ha interrotto i rapporti con la società - rifiutando ogni proposta di incontro - per la vicenda dei tornelli che dapprima l’Ancona ha annunciato di attivare, salvo poi tornare sui suoi passi. Ma agli ultras non sono andate giù nemmeno certe accuse mosse dalla dirigenza dorica sui fatti accaduti in curva nella partita d’esordio con la Renato Curi (abbonamenti falsi, tafferugli con il personale di servizio, spettatori entrati senza biglietto). Marinelli tende la mano. “La Nord ha un proprio credo che io rispetto. Conosco l’amore della gente che viene alla partita. Ma vorrei far capire che noi non abbiamo accusato tutti gli ultras, bensì solo i singoli soggetti che non si sono comportati in modo corretto. Io sogno uno stadio all’inglese, senza barriere: chiedo solo educazione e rispetto delle regole da parte di tutti”. Sui tornelli, il patron assicura: “Non li apriremo. Ma non possiamo permetterci altre multe, quindi mi auguro che tutti si comportino civilmente agli occhi di chi controlla”. Possibili contestazioni nel prossimo match casalingo con la Samb? Marinelli è pronto. “La Nord è libera di agire come crede, ma io ho la coscienza a posto, ho sempre fatto il bene della società. So che ogni giorno devo guadagnarmi la stima della città, ma l’unica strada è continuare a fare il mio lavoro. E con serenità dico che se i tifosi non mi vorranno più e decideranno che non devo restare al mio posto, allora mi metterò da parte per lasciare spazio ad un presidente migliore di me”. Anche l’associazione Sosteniamolancona (che ha il 2% delle quote del club e giovedì eleggerà i due consiglieri destinati ad entrare nel Cda) ha puntato il dito contro la società per l’estemporanea scelta di riaprire i tornelli, senza essere stata interpellata. “La consideravamo una decisione di gestione ordinaria, ma abbiamo capito che si tratta di una questione sensibile e abbiamo fatto marcia indietro. Tuttavia, mi auguro che Sosteniamolancona, per il nome che porta, alzi la voce anche per sottolineare le cose positive che compie la nostra società, non solo i difetti e gli errori, con un pizzico di obiettività in più”.



FONTE : www.sportpeople.net